Messaggio #1 della Pagina da Canebagnato » 19/12/2014, 22:38
"Mishima ti punirò per il tuo affronto, è una promessa"
Pensa Raito quando anche l'ultimo cumulo di terra viene posato sopra la bara del padre.Quel momento triste è caratterizzato da una giornata piovosa come se il cielo stesso fosse in lutto per quella perdita,cosa poteva colmare quel vuoto generato dall'abbandono di un padre presente,generoso e altruista? Nulla, il giovane dovette farsi forza e stringere con forza i pugni per non fare qualcosa di stupido in presenza delle forze dell'ordine li presenti giusto per le formalità. Con che coraggio gli ex colleghi di papà Hideto sono venuti per l'ultimo saluto? Dov'erano quando egli aveva bisogno di loro e questi si sono fatti travolgere dalle spire del potere? Oltre al dolore straziante della perdita della figura paterna,ora il giovane é solo,ma non può perdersi d'animo anche se si sente tradito da quelle persone che avrebbero dovuto essere i primi a credere nei valori che il padre gli aveva insegnato.
"Grazie per essere venuto"
Dice in modo meccanico ad ogni persona che giunge presso di lui per farli le condoglianze,ma solo a un unica persona non nasconde il suo vero stato interiore. Se fino a quel momento ha stretto mani e accennato sorrisi di ringraziamento per le varie persone che per un momento hanno pensato a lui,quando è il turno del Comandante della caserma in cui lavorava il padre un velo di apatia pervase il suo corpo. Uno sguardo severo viene rivolto all'alto ufficiale e nessuna parola viene proferita nei suoi confronti prima di allontanarsi definitivamente. Lente e lunghe falcate vengono fatte dal ragazzo con fare ritmato e sguardo fiero davanti a se come se con quella camminata volesse rinascere e iniziare il suo progetto di vendetta. Passano alcuni minuti e il tempo migliora,diventa nuvoloso,ma il peggio sembra essere passato. Dal cimitero in piena periferia si avvicina un po alla zona centrale e in lontananza vede Central Park e alcuni grattacieli particolarmente alti di Wally Street. Con un attività respiratoria e un attività cardiaca ritornate nella norma fa oscillare le braccia per assecondare il suo moto per poi spostare le sue iridi con fare morboso nelle sue vicinanze alla ricerca di un insegna ben precisa: Il Devil's Nest. Già il nome poteva far intuire il perché avesse una brutta fama,voci di corridoio sostenevano che fosse il punto di reclutamento per i Dinamitardi.
"Forse qui troverò ciò che cerco"
Riflette prima di avvicinarsi alla soglia e usare la mancina per dare una lieve pressione sulla maniglia della porta quel tanto che bastava per spostare l'uscio ed entrare all'interno del locale. Entrato non da molta importanza agli avventori di quella bettola frequentata per lo più da ubriaconi,pusher e prostitute. Certo non si aspettava di andare in paradiso,ma non era li per perdere tempo con quei pesci piccoli.
"L'arte è eplosione"
Comunica quella che,secondo le sue ricerche durante i giorni di preparativi del funerale,doveva essere la frase che doveva aprire le porte a futuri aspiranti come lui. Usa la mano destra per spostare lo sgabello dove prende posto. Ora in silenzio aspetta una risposta da parte del suo interlocutore. (l'oste).