Nave ~ Costa Discordia

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Re: Costa Discordia

Messaggio #0 della Pagina da Shinji » 26/11/2014, 15:20

Ed eccoli nuovamente in viaggio, avvolti dalla nebbia, con quella strana mappa adesso fissata da un coltello al legno del tavolo accanto al timone.

Alla fine la nave colma di cadaveri fu lasciata a galla, come monito per tutti coloro avessero avuto il fegato di avventurarsi in quel tratto di mare, evidentemente non tanto sicuro.

Non era facile vedere gente come la ciurma del Diavolo aiutare il prossimo avvertendolo di un pericolo, ma non c'era neanche la necessità pratica di affondare quel relitto, quindi...

Dopo qualche ora di viaggio, Graves, come il resto della ciurma, riuscì a fare il punto della situazione: ad ogni X della mappa corrispondeva un nuovo relitto, alcuni messi peggio di altri...

Mentre il sigaro sbuffava rivoli di fumo, l'espressione seria del navigatore nascondeva un pensiero che probabilmente era comune per tutti...

"Perchè la mappa era presente nella prima nave? Dove diavolo conduce?"

Pensieroso Graves, notò che il log pose continuava a seguire la rotta della mappa... le alternative dunque non erano poi molte.

L'ordine del capitano indicò che Graves era sulla sua stessa linea di pensiero.

"Dubito che la X rossa sia un'altra nave... forse siamo vicini ad un isola o qualcosa del genere... probabilmente gli artefici di tutto questo si trovano lì..."

Sorrise, osservando il suo protettore dorato mentre il resto della ciurma di preparava a difendersi.

"Mi mancava tutto questo!"

Eccitato dalla situazione, si limitò a tenere chiusa la bocca, trattenendosi dal lanciare frecciatine al compagno, per far proseguire la nave in quelle quiete acque, in base alle indicazioni della mappa e del log pose... ogni tanto scrutando l'orizzonte con il binocolo...
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Re: Costa Discordia

Messaggio #1 della Pagina da Joker » 28/11/2014, 20:20

Django rispose alla provocazione di Milo, spiegando che prima o poi tutti avrebbero avuto occasione per dimostrare il proprio valore.

"Meglio così."

Milo non rispose, si limitò a fare un cenno al capitano e attendere la partenza. Viaggiarono per alcune ore: il clima era sempre pesante ed umido, la nebbia copriva sempre la visuale e sulla ciurma regnava il silenzio.

"Un altro relitto!?"

Ad un tratto tra la folta e bassa nebbia si riuscì ad intravedere la sagoma di un secondo relitto, questo inagibile.

"Un'altra nave fantasma... Non sarà che ogni X è una nave?"

La teoria di Milo fu confermata col passare del tempo: due nuovi relitti, in corrispondenza delle due X successive. Però la X Rossa restava un mistero e anche Django lo aveva capito. Ordinò ai membri della ciurma di preparare i cannoni e a Milo di difendere il compagno navigatore al fine di proteggerlo da possibili attacchi evitando di interrompere il viaggio a causa di nemici lungo il tragitto.

"Agli ordini, Django..."

Graves si limitò ad annuire: zero frecciatine al compagno, strano. Anche lui aveva capito la situazione.

"Hey Graves, fidati di me. Concentrati solo sulla rotta, al resto penso io."

Osservò Il compagno e cercò di focalizzarsi sui suoni più che sulla vista, ostacolata dalla nebbia bassa.
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Re: Costa Discordia

Messaggio #2 della Pagina da Corvoz » 01/12/2014, 11:06

Si poteva considerare la cosa giusta da fare quella di armare tutti i cannoni e prepararsi allo scontro.
L'arrivo a quella enorme X di colore rosso non poteva che significare rogne e la ciurma del diavolo era riuscita a capirlo in tempo.
Non per forza però la situazione si sarebbe risolta in maniera belligerante.

La grande X rossa della mappa, era l'entrata per l'isola del nulla.
Due enormi pareti rocciose si paravano davanti al gruppo di pirati.
Tra di loro qualche centinaio di metri di larghezza ed alcune navi a presidiare l'entrata.
Erano arrivati in una delle roccaforti della pirateria presenti all'interno della Rotta Maggiore.
Non tutti però erano ben accetti al suo interno, bisognava dimostrare di essere dei veri pirati.

La ciurma del diavolo poteva benissimo vedere quelle due navi che presidiavano l'entrata dell'isola.
Dietro di loro comparirono altre due navi sbucate fuori dalla nebbia.
Tutti i cannoni erano puntati su di loro, ed ovviamente erano tutti ricambiati.
Nessuno ci avrebbe guadagnato molto da quella battaglia, sicuramente non loro, quattro contro uno.

La tensione era forte nell'aria, la battaglia prossima.
Sarebbe bastato che un solo cannone facesse rimbombare il suo suono nel cielo per dare il via allo scontro.
Una voce però squarciò quel silenzio teso.

Se siete dei pirati e volete entrare sani e salvi in quest'isola, rispondete a questa domanda: Una nave approda in un isola dove tutti quelli che sono neri mentono e tutti quelli bianchi dicono la verità. Sulla spiaggia dell' isola ci sono 3 pirati, c'è una fitta nebbia e non si riesce a capire se sono bianchi o neri. Dalla prua della nave chiedono al primo dei tre: sei bianco o nero? Lui risponde: cuusbdb (non si riesce a sentire). Allora il secondo dice: Ha detto che è bianco. Il terzo: Mentono tutti e due. Sapreste dire con precisione di che colore è ognuno dei tre e perchè?

La risposta si poteva ottenere in più modi, per logica, per fortuna o grazie agli indizzi trovati sulla prima nave.
Il ragionamento molto banale di quel gruppo di pirati, rintanati all'interno di quest'isola era semplice: se sei un pirata e trovi una nave sulla quale puoi approdare provi sempre a cercarci dentro qualche tesoro da rubare.
Ed effettivamente come una vera ciurma pirata il gruppo del diavolo vi era salito a bordo.

Non rimaneva che rispondere, il seguito di questa storia sarebbe dipeso solo da quelle poche parole.



Questo turno può anche solo rispondere un singolo utente con la risposta all'indovinello, non c'è bisogno che postiate tutti.
Non appena avete terminato di postare, chiunque voglia farlo, avvisatemi per PM.
p.s. la nave è stata spostata nell'Isola del nulla.
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Re: Costa Discordia

Messaggio #3 della Pagina da Jagger » 01/12/2014, 14:46

OT// Posto io per tutti ;) //OT

La Costa Discordia continuava ad avanzare, avanti, sempre più avanti. In direzione della misteriosa X rossa, che poteva significare solo una cosa, pericolo.
Presto la nebbia iniziò a diradarsi un poco e la ciurma del Diavolo si rese conto di essere entrata in una specie di canale circondato da due alte pareti rocciose, un'isola, quella X rappresentava un'isola!
Ma il pericolo era sempre in agguato, infatti non fecero in tempo a rendersi conto che due navi presidiavano l'ingresso a quella gola, due grosse navi certo, ma non enormi come le navi della marina, e non battevano bandiera governativa.
Tuttavia non erano certo ben intenzionate, infatti puntavano i cannoni contro la Discordia, ed erano ovviamente ricambiate.
Altre due navi sbucarono dalla nebbia dietro di loro.
Erano circondati, tutti i cannoni puntati, una specie di stallo, ma Django e i suoi erano certamente sfavoriti da un'eventuale battaglia.
Nessuno aveva ancora fatto fuoco, dunque forse c'era ancora speranza di uscire da quella situazione in maniera pacifica.
Una voce risuonò intorno a loro, un uomo, chiedeva se fossero pirati e poneva un indovinello.
Django urlò per farsi sentire.

"Si, siamo pirati, siamo la ciurma del Diavolo, capitanata da Django Albarn!"

Ovviamente quello non sarebbe bastato.
Volevano un risposta a quel quesito.
Django non conosceva la risposta, non aveva mai sentito quell'indovinello.

"Dateci alcuni minuti per rispondere."

Urlò di nuovo, poi a bassa voce si rivolse a Nathan.

"Cerca di tenere gli occhi aperti, vedi se riesci a capire chi parla."

Ciò detto la ciurma si riunì, passarono alcuni minuti poi Django si portò a prua.

"Siamo giunti ad una conclusione: I primi due sono bianchi, il terzo nero. Il primo che sia bianco o nero avrebbe affermato che fosse bianco, dicendo la verità o mentendo se fosse nero, ma il secondo conferma che stia dicendo la verità dunque sia bianco, poichè il primo avrebbe comunque detto che l'altro fosse bianco, è bianco anche lui visto che dice la verità. L'ultimo dunque è nero, poichè mente. Ecco tutto.

<< Che indovinello razzista. >>
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Re: Costa Discordia

Messaggio #4 della Pagina da Corvoz » 05/12/2014, 18:51

La risposta era corretta.
Il capitano della ciurma del diavolo era riuscito a risolvere l'inganno celato nella logica di quell'indovinello, forse aiutato dal tatuaggio che portava una doppia b (non so se si era capito :asd:) ed una n o forse perchè fortunato, poco importava.

Dalle navi che bloccavano l'entrata all'isola, vennero fatti dei segnali di luce.
Erano indirizzati alle due navi sbucate fuori dalla nebbia, tornare al proprio posto il significato.

Potete entrare, siete dei pirati dopo tutto!

Non potevano esserne certi, ma era anche vero che una singola squadra della marina in un isola simile non avrebbe risolto molto.
L'isola era composta da navi di ogni genere e tipo collegate l'una all'altra. Un bastione con una singola via d'entrata ed una singola via d'uscita. Al suo interno solo pirati pronti alla fuga o alla battaglia.

Le due navi pirata non si spostarono però da dove si trovavano, rimasero immobili continuando a sbarrare l'entrata alla ciurma del diavolo.
Nonostante le loro parole fossero positive, i loro comportamenti non sembravano esserlo.

Con un occhio di falco, con una vista molto acuta, si potevano notare sui ponti delle due navi delle normali ciurme che preparavano il proprio arsenale.

Qualcosa non quadrava.
La battaglia forse era imminente.



Rispondete correttamente ma le navi pirata di fronte a voi non sembrano spostarsi.
Mandatemi un pm quando avete ruolato tutti quanti.
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Re: Costa Discordia

Messaggio #5 della Pagina da Roloow » 09/12/2014, 22:21

Ciò in cui si erano trovati non gli piaceva per nulla. Circondati da quattro navi, non erano certo della marina, ma potevano avere qualsiasi intenzione, e quando qualcuno ti circonda non è mai un segno di aperta amicizia, mai.

Una voce risuonò nell'aria, chiedendo di rispondere ad un indovinello.
Nathansi chiese che razza di posto fosse quello. Cos'era? I pirati della Sfinge? O un modo alternativo per completare la settimana enigmistica in modo più avventuroso?
Non ne aveva idea, ma mentre sotto di loro i suoi compagni confabulavano sulla risposta da dare lui cercava di scrutare cosa si nascondesse su quelle navi con la sua vista acuta, ma la nebbia era troppo spessa per riuscire a vedere bene.
colpì il legno con un leggero gesto di stizza, gli dava fastidio non poter fare ciò che era sempre riuscito a salvarlo dalle situazioni critiche.
Ma la risposta che il capitano diede sembrò soddisfare quel pirata-sfinge che sbarrava loro la strada, e qualcosa cambiò: le navi dietro di loro si allontanarono e gli fu dato il permesso di entrare, ma le due che sbarravano loro la strada non si mossero.
C'era qualcosa di strano, molto strano.
E Nathan non ne poteva più di non essere in grado di Vedere ciò che stava succedendo intorno a lui: chiuse gli occhi, come sempre faceva, e in uno scricchiolio di ossa esfregamento di muscoli e legamenti, quando li riaprì tutto il mondo intorno a lui era più piccolo, ma ora si sentiva a suo agio; si slanciò sul bordo della guardiola con gli occhi sulle due navi, il suo obiettivo.

"Fletto i muscoli e sono nel vuoto"

Si lanciò nella fredda aria oceanica, solcando i venti e facendo un ampio giro sopra le navi che si frapponevano a loro. Planò sopra i ponti delle due navi, osservando tutto ciò che sopra vi stava accadendo, e gli aspettava quello che forse tutti avrebbero voluto evitare.
Si diede un'altra spinta con le ali e atterrò sul ponte della Discordia, ritrasformandosi a mezz'aria e atterrando su due piedi - i suoi piedi umani. La cosa dovette sorprendere più di qualcuno ma non era il momento di distrarsi.
"Capitano, rimandiamo le spiegazioni a dopo: su quelle navi si stanno preparando alla battaglia, se non ci prepariamo ad attaccare non faremo una buona fine. Prepariamoci a combattere e apriamoci la strada dentro l'isola" disse voltandosi e salendo sulla balaustra della nave "Io vado a fare un'altra ricognizione" e detto questo si lanciò nuovamente in volo, passando nuovamente sopra le due navi e cercando di avere maggiori informazioni sui loro nemici.

Gli seccava mostrare le sue carte sin da subito, ma se non l'avesse fatto in quel momento probabilmente non ci sarebbe stata più altra occasione.



[Dimmi tu Corvoz se devo togliermi PT ^^]
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Motivazione: avevo letto male il post lol
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Nathan Strike - Umano Comune - Taglia: 0Immagine - Frutto: Tori Tori No Mi - Modello Falco - Carpentiere - Cecchino -
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Re: Costa Discordia

Messaggio #6 della Pagina da Sazor » 10/12/2014, 17:56

<Non promette niente di buono.>

Si guardò intorno. Circondati, la peggior situazione possibile nella quale trovarsi da un punto di vista militare. C'erano anche alcuni vantaggi, ovviamente. Ad esempio la visuale a trecentosessanta gradi su ogni potenziale nemico.

<Importa poco. Se dovessero decidere di aprire il fuoco in quattro contro uno, coleremmo a picco in pochi minuti.>

Capitano, consiglio prudenza.

Strinse i pugni. Non gli piaceva per nulla essere costretto a giocare agli indovinelli sotto minaccia armata. Ma per ora non avevano scelta.

<Rimpiangerete questo trattamento incivile, vi do la mia parola.>

Fu in quel momento che, alzando gli occhi al cielo, vide qualcosa di incredibile. Nathan si era trasformato in un uccello - un qualche tipo di rapace, non ne era certo- e stava sorvolando la zona dall'alto. Sgranò gli occhi, poi li strofinò e guardò nuovamente.

Ma cosa...

<Un utilizzatore di Frutto del Diavolo. Che fortuna poter assistere in prima persona a uno spettacolo del genere.>

Estrasse il taccuino dalla tasca e cominciò ad annotare tutto ciò che poteva osservare. Peso, forma, dimensione, velocità. Si chiese quanti altri dei suoi nuovi compagni nascondevano segreti simili.

<Devo raccogliere informazioni...ma non in questo momento.>

Dopo qualche istante, ripose il piccolo quaderno e slegò il fucile dalle sue spalle, imbracciandolo e guardando nel mirino per osservare meglio i ponti delle altri navi. Qualsiasi movimento sospetto o ostile nei loro confronti avrebbe incontrato una strenua resistenza.

Fatevi avanti se ne avete il coraggio.
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Re: Costa Discordia

Messaggio #7 della Pagina da Jagger » 11/12/2014, 16:04

Era probabile che avesse dato la risposta corretta.
Segnali di luce vennero inviati da alcuni fari posti lungo la "costa" - Sebbene non si trattasse di una vera e propria isola ma di una serie di navi tenute insieme chissà come. - Gli venne in mente che forse un'isola simile non aveva un campo magnetico e forse potevano continuare la rotta senza doversi fermare a registrare l'isola sul Log Pose.
Si voltò verso Malcolm.

"Navigatore. Il Log Pose che ci dice? Pensi che dovremmo fermarci ad attendere qui?"

Le navi dietro la Discordia si ritiravano, eppure quelle di fronte rimanevano nella stessa posizione.
Non riusciva a comprendere, come nessun altro sulla nave d'altronde, cosa stesse per succedere.
In quel momento Nathan prese il volo dalla guardiola. Si, prese il volo. Si trasformò in un grosso rapace e spiegò le ali verso le altre navi, tornando con pessime notizie.

<< Il Ragazzo deve aver ingerito un qualche Frutto del Diavolo. Interessante. >>

Una freccia in più nel loro arco.
Eppure non era il momento di rallegrarsi, le navi sembravano ostili e forse era il momento di combattere.

"Riprendete le posizioni di prima e rimettetevi in assetto da battaglia. Ma non attaccate, potrebbe essere un'altra prova."
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Re: Costa Discordia

Messaggio #8 della Pagina da Julia » 16/12/2014, 20:48

Una volta data la risposta dell'indovinello, sembrò che le navi spiegassero la vele per far passare la Discordia. Da parte mia, preferii non abbandonare la posizione che m'era stata assegnata quando stavamo per trovarci a che fare con l'ultima nave segnata sulla mappa che avevamo trovato in precedenza.
Accarezzai la lega metallica di cui era costituito il cannone, quasi impaziente di sentire la sua voce per la prima volta, per saggiarne i suoi effetti devastanti nel fragore di legno che cade nell'acqua di mare. Non era ancora tempo, però, anzi. Sembrava ci stessero dando il via libera per passare. La voce tonante avrebbe dovuto aspettare.

"Allora, Capitano, abbiamo il via liber... Ma cosa?!"

Non mi vergogno a dire che mi dovetti interrompere - frase monca - per la sorpresa. Non capita tutti i giorni di vedere un essere umano spiccare il volo senza pensarci due volte, trasformandosi in un maestoso rapace proprio sotto i miei occhi.
Credo, ma non sono sicura, di essermi lasciata scappare anche un'esclamazione di sorpresa.
In pochi secondi, il taciturno compagno di viaggio era di ritorno con notizie ambigue. Sembrava che, nonostante il permesso di procedere, due delle navi, le quali erano frontali alla loro posizione, stessero tenendo il proprio equipaggio in assetto da battaglia.
L'inferiorità numerica, l'essere in acque sconosciute, mi metteva a disagio, così come il vago sentore di essere stata beffata, insieme al Capitano e ad il resto del gruppo.
Solita storia, uccidere o essere uccisi, preda e cacciatore, vinto o vincente.
Come al solito, come costante della mia vita, volevo a tutti i costi essere dalla parte di chi riusciva a prevalere. Mi guardai intorno, in mezzo a questo gruppo di sconosciuti che componevano il nostro equipaggio. Non conoscevo nessuno, non approfonditamente, neppure il Capitano Albarn.
Avrei dovuto dare loro fiducia? Avrebbero - avremmo - vinto? Ero schierata dalla parte giusta?
Ma - più banalente - avevo scelta?
Curioso, non avevo che la risposta all'ultima delle domande che mi posi.
No, non avevo scelta.
O la mia fazione avrebbe prevalso, oppure sarei andata a fondo con loro.
Mi sembrava una motivazione più che accettabile per continuare ad eseguire gli ordini che m'erano stati impartiti senza fiatare, nella speranza che avrebbero volto la situazione a mio - nostro- favore.
Inclinai il cannone con una severa pressione del palmo della mano, di modo che l'ipotetico moto parabolico della munizione sferica facesse pendere le leggi della fisica dalla mia parte.
La fiaccola - pronta per essere calata sulla miccia - era a poche decine di centimetri, a nemmeno una frazione di secondo dalla mia portata.
Con pazienza, avrei sentito la voce della bocca da fuoco, assistito alla sua dirompente potenza e sorriso di fronte alla devastazione che un semplice strumento dell'ingegno mi aveva consentito di portare.
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Re: Costa Discordia

Messaggio #9 della Pagina da Fedon » 18/12/2014, 16:16

Missione compiuta!

O almeno così pensavo.
Pensavamo tutti.
Ed invece qualcosa ancora non quadrava.

Le due navi spuntate dal nulla tornarono nella nebbia, ma le due che ci sbarravano la strada sembravano ostinate a seguire quella linea d'azione.

Mi guardai intorno, Il pistolero era scomparso oltre la murata per trasformarsi in un qualche tipo di uccello, simile ad un aquila.
Sembrava avesse intenzione di condurre un qualche tipo di giro di ricognizione.

Finito il primo volo inaugurale tornò indietro per avvisarci che le ciurme stavano preparando gli arsenali.

Sembra che non abbiano le idee tanto chiare...

Rimasi di fronte al cannone, pronto come lo ero in precedenza.
Ma questa volta avevo anche slacciato le sicure della balestra e le cinghie che tenavone ferme il martello, giusto per non sbagliare.

Cannoni pronti, Capitano!
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Re: Costa Discordia

Messaggio #10 della Pagina da Joker » 19/12/2014, 19:57

I guardiani fornirono alla ciurma del Diavolo una sorta di indovinello. La soluzione era particolarmente semplice, infatti il capitano non tardò a rispondere dopo essersi confrontato con gli altri e la risposta era corretta. Segnali di luce rivolti alle due navi che sbarravano la strada significavano solo una cosa: lasciar passare la Discordia.

"Troppo facile..."

Infatti le due navi non si mossero di un millimetro, anzi, si poteva scorgere la presenza di due ciurme che preparavano il loro arsenale.

"Mancava solo questo..."

Milo istintivamente tirò fuori la balestra e si avvicinò al navigatore.

"Continua il tuo lavoro. Se qualcuno decidesse di attaccare ci penso io a fermarlo. Ma che cazzo..."

Un loro compagno prese letteralmente il volo: si trasformò in un rapace e si alzò nel cielo nebbioso.

"Un frutto del diavolo... Ne avevo solo sentito parlare... Che bello."

Milo osservò per qualche istante il compagno, dopodichè osservò gli altri membri pronti ai cannoni. Ma lui non poteva aggregarsi, doveva proteggere il navigatore.
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Re: Costa Discordia

Messaggio #11 della Pagina da Shinji » 20/12/2014, 15:47

I Diavoli marciavano veloci e silenziosi, guidati dalla rotta di quella misteriosa mappa sgualcita e dal fidato log pose di Graves.
Sarebbero stati loro ad occupare il posto come relitto alla prossima X?

Finalmente giunti, la nebbia che fino ad ora li aveva celati alla vista di indiscreti, giocò a loro svantaggio, mostrando quattro vascelli, pronti a far fuoco ad una distanza troppo breve, forse, per potersi permettere una fuga senza riportare danni...

Graves afferrò Destiny, pronto a difendersi, nonostante la presenza del suo difensore personale... poi una voce, l'indovinello e la successiva risposta del capitano... qualcosa non quadrava.

"Da quando i pirati si riconoscono dal riuscire a risolvere un indovinello? Tenete strette le armi, questi bastardi si prendono gioco di noi... e per gli Dei del Mare, non sarò io a finire appeso ad un piede."

Disse sottovoce, mentre osservava i compagni alle loro postazioni... poi uno di questi, beh, spiccò il volo.

Con sguardo incredulo, vide il medico di bordo trasformarsi librarsi per andare a studiare la situazione da vicino: non più braccia, ma larghe ali piumate; non più naso e bocca, ma un appuntito becco ricurvo... non c'erano dubbi, era il potere di un frutto del Diavolo...

Graves sorrise, ancora incredulo... chi si aspettava di vedere un possessore di un frutto tra i propri compagni? Nonostante la sua esperienza, questa era la prima volta che il navigatore vedeva con i propri occhi i prodigi offerti da uno di quei disgustosi frutti...

"Un bel vantaggio... se lo attaccano, propongo di fargli vedere come agiscono dei veri pirati..."

Intanto, uno sguardo all'isola che si delineava nell'oscurità dietro i quattro vascelli "amici"...

"Ma in che razza di posto siamo capitati?"

//GdR OFF: ragazzi scusate il ritardo ma ho avuto un botto di cose da fare...
Ultima modifica di Shinji il 20/12/2014, 15:49, modificato 1 volta in totale.
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Re: Costa Discordia

Messaggio #12 della Pagina da Geko_M » 20/01/2015, 11:02

Dall'alto Nathan potè assistere a quella che poteva essere intesa come una perfetta situazione di stallo. Le due fazioni attendevano la mossa dell'avversario. I nervi tesi a fior di pelle e quel silenzio così innaturale rischiava di far impazzire chiunque. Improvvisamente, la stessa voce di prima ruppe il silenzio.

???: "Allora Django Albarn cosa aspettate? Muovetevi forza!" Il tono pareva scocciato.

Di nuovo l'invito ad avanzare. Forse le due navi si sarebbero spostate quando la ciurma del Diavolo fosse stata in procinto di entrare nell'Isola. Forse risolvere un indovinello non era sufficiente come prova per dimostrare di essere pirati. Troppi forse! L'unica certezza su cui poter contare era il loro valore in battaglia... e un uomo-falco!

Avanzare con i cannoni puntati o attendere ancora?

/OT: ho provato a postare in modo logico seguendo i fatti accaduti. Sicuramente non è quello che aveva in mente Corvoz, ma in sua assenza dovete accontentarvi di me! Quando finite il giro avvisatemi./
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Re: Costa Discordia

Messaggio #13 della Pagina da Sazor » 27/01/2015, 9:49

La pazienza di Richard era ormai agli sgoccioli. Essere trattenuti come dei criminali...beh, in effetti loro erano dei criminali. Ma le persone che pretendevano di dare loro ordini non erano certo migliori, anzi c'era la solida possibilità che si trattasse di tagliagole ancora peggiori dei Diavoli.

Capitano...

Con discrezione, si avvicinò ad Albarn a una distanza sufficiente per un sussurro.

Non so voi, ma a me questi tizi hanno stancato. So che non abbiamo molte possibilità in un attacco, ma mi sembra più dignitoso che stare qui a danzare la loro musica.

<O forse sarebbe meglio fare il loro gioco, per il momento...fino a quando non si presenterà l'opportunità giusta.>

Già, ma qual era il loro gioco? Prima un indovinello, ed ora una provocazione. Richard non riusciva a capire che cosa volessero esattamente questi pirati. Ciò che capiva, tuttavia, era che quattro navi contro una in quella posizione era una situazione orribile da un punto di vista tattico.

<Una mossa sbagliata e coliamo a picco.>

Forse li stavano testando? Forse stavano cercando di capire se avevano il coraggio di provare a passare nonostante le minacce. Certo, la possibilità c'era, ma non se la sentiva di rischiare la vita dell'intera ciurma sulla base di un'ipotesi. La decisione, come sempre, spettava al Capitano.
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Re: Costa Discordia

Messaggio #14 della Pagina da Shinji » 29/01/2015, 2:16

Passarono diversi minuti, colmi di tensione e sguardi attenti e seri.
Era una situazione molto particolare... particolare e svantaggiosa per i diavoli, purtroppo.

A Graves tutta quella situazione non piaceva... Django sembrava stesse pensando a cosa fare...
Tutti stavano pensando a cosa fare, a come agire... un solo passo falso avrebbe voluto significare, come minimo, colare a picco.

La nebbia copriva gli spostamenti aerei del compagno di ciurma, mentre con visibile impazienza, Graves tirava intense boccate di fumo dal sigaro.

"Capitano, si stanno prendendo gioco di noi! Vogliono che passiamo? Ebbene, facciamolo!"

Già.
Gli prudevano le mani.
Quei tizi lo avevano abbastanza innervosito.
Non gli piaceva la gente che si diverte a prenderlo in giro... e poi, quale razza di pirata chiede ad un'altro un indovinello?

Stanco di quella situazione, si rivolse all'unica persona a portata di sussurro...

"Ehi, gioiello umano... qui sta per piovere merda, va sottocoperta e lascia fare ai veri pirati..."

Sorrise... con qualcuno doveva pur sfogarsi...
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Re: Costa Discordia

Messaggio #15 della Pagina da Roloow » 30/01/2015, 14:01

Fece un'altro volo circolare sopra quelle navi.
Il movimento sembrava essere cessato, non sembravano intenzionati ad attaccare, evidentemente se volevano farlo avrebero aspettato una nostra mossa.

Un uomo su una delle due navi diede poi conferma di ciò che aveva pensato Nathan.
Planò quindi fino a tornare sul ponte, tornando l'umano che solitamente era prima di toccare con i piedi il solido legno del ponte.

"Capitano, a quanto pare aspetteranno una nostra mossa, si sono preparati ad attaccarci ma non sembrano intenzionati a fare la prima mossa. Se vogliono testarci, dobbiamo fare scelte davvero accurate"
Disse portandosi la mano al mento a grattarsi la corta barba, mentre ascoltava le opinioni degli altri due.

La loro proposta sembrava essere la migliore, di certo non ci avrebbero lasciato girarci e andare via dopo aver trovato quell'isola, quindi tanto valeva proseguire. Se le cose fossero andate male, lui poteva sempre levarsi in volo e abbandonarli lì...

"Aspettiamo i suoi ordini, capitano"
Disse quindi, scrutando la nebbia intorno a loro, preoccupato per ciò che da lì a poco sarebbe potuto succedere...
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Re: Costa Discordia

Messaggio #16 della Pagina da Julia » 30/01/2015, 20:32

Post per Django


La situazione si stava facendo tesa.
Entrambi gli schieramenti sembravano preparati alla battaglia, armati, epure nessuno aveva ancora fatto la prima mossa.
La situazione di disparità era davvero seccante, mentre la nebbia, in un mare che non conoscevano, una spiacevole compagna.
Meditando sul da farsi, il capitano meditò su quanto la ciurma gli stava dicendo e poi si mosse, come rinvigorito.

"Nessuno si muove? Bene, allora passiamo. Hanno dato il segnale, avrebbero potuto cancellarci per superiorità numerica. Non lo stanno facendo."

Si guardò intorno, consapevole che se il suo ragionamento fosse stato sbagliato sarebbero finiti in una trappola davvero poco simpatica.

"Passiamo, allora. Pronti però, non voglio scherzi."

Post per Saabira


Torcia alla mano, stavo aspettando che un ordine, oppure il fragore di un colpo avversario, mi legittimassero ad accendere la miccia della bocca da fuoco.
Cominciavo quasi a perdermi nel danzare di quella fiaccola, che quasi non mi accorsi di quanto quell'attesa stesse andando per le lunghe.
Sentii confabulare l'equipaggio, alle mie spalle, quindi mi voltai.
Come sarebbe stato meglio affrontare quella situazione? Cosa avrebbe loro aspettato, dietro quello schieramento di navi? Sarebbero arrivati a vederlo o sarebbero periti alle porte di quell'isola misteriosa?

"Passiamo? Oh, Bene... Proviamo con le buone maniere."

Sorrisi, con il mio fare accondiscendente così studiato, al limite del caricaturale.

"Spero che non vi dispiaccia... Io terrei comunque la mira."

Misi una mano sul metallo del cannone, guardando nella nebbia coi miei luminosi occhi neri.
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Re: Costa Discordia

Messaggio #17 della Pagina da Joker » 30/01/2015, 20:40

Una voce riecheggiò nel silenzio: silenzio prima dello scontro probabilmente. O forse no dalle parole dell'uomo: disse alla ciurma di passare con aria scocciata e Django acconsentì ordinando al navigatore di procedere.

"Hai sentito Graves... Il vostro capitano ti ha dato un ordine..."

Milo guardò il compagno il quale non tardò a lanciargli una frecciatina: gli consigliò di andare sottocoperta e lasciar fare ai veri pirati. Milo scoppiò a ridere e, guardando il compagno rispose:

"Potrei anche farlo, ma poi finirei per perdermi la scena in cui vieni preso a calci nel culo da un mozzo di una ciurma nemica."

Diede una pacca sulla spalla al compagno e osservò l'uomo uccello riatterrare e riprendere sembianze umane. Osservò poi l'orizzonte e le navi nemiche: una mano scorreva lungo il corpo, l'altra impugnava il manico della sua balestra nascosta dal mantello.
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Re: Costa Discordia

Messaggio #18 della Pagina da Fedon » 01/02/2015, 18:34

La situazione era in fase di stallo e toccava a noi smuoverla.
Il modo in cui avremmo operato sarebbe stato scelto dal capitano, fortunatamente, una volta che questi aveva preso la sua decisione, tutti i membri della ciurma sembravano essere d'accordo.

Che ci lascino passare...
Oppure assaggeranno la nostra ira.


Rimasi in posizione, pronto a fare fuoco.

Che i giochi abbiano inizio...
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Re: Costa Discordia

Messaggio #19 della Pagina da Geko_M » 04/02/2015, 12:01

Mentre la nave avanzava, i nervi di tutti erano a fior di pelle. Le due navi non volevano accennare a spostarsi, ma sul ponte sembrava esserci del movimento. Proprio quando la Costa Discordia sembrava prepararsi all'impatto, le due prue cominciarono a distanziarsi leggermente. Poi sempre di più e via via proseguirono il loro movimento fino ad aprire un varco per i pirati!

???: "Bene, bene. Vedo che avete coraggio... o forse siete solo un branco d'incoscienti!" - la voce misteriosa cominciò a ridere - "Proseguite dritto, seguite le luci." - concluse, mentre la Ciurma del Diavolo stava entrando nell'Isola.

Le pareti rocciose incombevano su di loro, mentre due navi sconosciute stavano creando quelle che potevano considerarsi due enormi ante di una porta verso l'ignoto. All'interno di quella fitta nebbia chiunque, anche il navigatore più esperto, non sapeva cosa aspettarsi. Dovevano cercare le luci... ma non si vedeva alcun segnale luminoso. Anzi: non si vedeva proprio niente!

/OT: per ora la nebbia non vi permette di vedere alcuna luce. L'indicazione è chiara: andare dritto. Ma la visibilità non è buona: non sapete cosa circonda la vostra nave, state attraversando comunque una spaccatura nella roccia. Quindi non sapete se il fondale è abbastanza basso da non presentare scogli in superficie. Cercate un modo per proseguire con una navigazione sicura. Se avete domande cercate di raggrupparle in un unico PM, perdonate i miei ritardi! L'ultimo che posta mi avvisi come sempre, grazie./
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Re: Costa Discordia

Messaggio #20 della Pagina da Shinji » 06/02/2015, 13:43

L'ordine era chiaro, ribadito dal suo protettore personale...

"AMMAINARE LE VELE!"

Dovevano perdere velocità... e soprattutto non abbassare la guardia.
Non conoscevano quei tizi e soprattutto non conoscevano l'isola... Graves era perplesso a riguardo.

"Non usate le luci per illuminare il passaggio... la nebbia è troppo fitta e la luce viene riflessa, peggiorando la visibilità."

Non riusciva a riconoscerla, forse a causa della fitta nebbia... si guardava intorno, mentre controllava la velocità della nave, ora più che dimezzata.

Attraversato il cancello, nel momento in cui fiancheggiarono entrambe le navi, Graves osservò verso il loro interlocutore...

"E voi chi diavolo siete?"

Domanda legittima.
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Re: Costa Discordia

Messaggio #21 della Pagina da Sazor » 10/02/2015, 10:16

<Era un test.>

Richard abbassò il fucile, legandolo di nuovo dietro la schiena. Una parte di lui era contenta che non si fosse arrivati allo scontro armato, anche se non gli sarebbe dispiaciuto dimostrare a quei criminali da strapazzo di che pasta erano fatti.

<La prossima volta potremmo essere noi a testare voi>

Ma a quanto pareva le prove non erano finite. Anzi, ora si trattava di passare attraverso una stretta fenditura di roccia con una visibilità quasi pari a zero. Anche il navigatore più esperto avrebbe avuto difficoltà in una situazione del genere. Suo malgrado, si girò verso Graves, chiedendosi se sarebbe stato all'altezza del compito o se invece li avrebbe trascinati verso la rovina.

<Basterebbe un minimo errore per schiantare la nave contro le rocce. A quel punto cominceremmo ad imbarcare acqua e moriremmo qui, nel mezzo del nulla, dimenticati da tutti.>

Strinse i pugni. Non aveva alcuna intenzione di andarsene in quel modo.

<Al momento non c'è nulla che io possa fare.>

Con calma, si appoggiò alla balaustra del ponte e cercò di vedere al di là o attraverso la nebbia per scorgere le luci di cui la voce di prima aveva parlato. Credeva di avere una buona vista, eppure non ebbe successo. Forse si trattava di un'ennesima prova.

Mi chiedo chi sia quella gente, e per quale motivo non ci hanno affondato. Forse vogliono prima farci attraccare da qualche parte, così potranno eliminarci con comodo e prendersi la nave con tutto quello che contiene.
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Re: Costa Discordia

Messaggio #22 della Pagina da Julia » 11/02/2015, 21:03

"Proseguite, abbiamo visto quelle navi avvicinarsi da quella parte prima. Non sono né più piccole, né sembrano più leggere di noi. Piano però, non sappiamo che ci aspetta."

Intimò il capitano alla ciurma, non appena gli giunse la risposta da parte dell'altro equipaggio. Sbuffai quasi, e riappesi la torcia in un punto dove sarebbe stata sicura. I miei abiti svolazzarono un po' appesantiti dall'aria umida.
Ficcai con forza le mani nelle pieghe del sari - dov'era custodito il mio arsenale di lame volanti, leggere, precise e discretamente letali - per non far penetrare quella terribile umidità fin nelle ossa.
Il mio nero sguardo frugava senza meta sulla superficie dell'acqua, ora, come se riuscissi a vederci qualcosa. Era inutile, anche se avessi scorto un ostacolo, sarebbe stato troppo vicino per deviare la nave e non subire dei danni.
Mi avvicinai quindi all'uomo che aveva spiccato il volo, quello che fino a poco prima se ne era stato sulle sue per poi rivelarsi dotato di enormi capacità.

"Sa, credo che sia conveniente, per tutti noi, che la sua abilità sia impiegata per la salvaguardia dell'imbarcazione, e quindi della nostra vita. Oltre a volare, anche la sua vista migliora..? Insomma, questa curiosità è impudente, ma il suo aiuto è necessario."

Sorrise, amabile, per poi voltare i tacchi ed attendere, con gli occhi a scrutare la nebbia, come sarebbe andata a finire.
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Re: Costa Discordia

Messaggio #23 della Pagina da Roloow » 12/02/2015, 21:03

Nessuno sparo, nessun rumore, se non lo sciabordare della debole acqua sullo scafo della nave.

La loro nave avanzava, e nessuno di loro sembrava opporvisi, anzi, la stessa voce dell'uomo di prima li invitava ad avanzare in quella fitta nebbia, fino ad addentrarsi in quello stesso stretto da cui erano uscite le loro nave.
"Quindi era solo una prova... Una prova quell'indovinello di prima e una prova la sfida di adesso... volevano vedere quanto ci fidavamo? Fino a che livello potevamo sentirci minacciati prima di attaccare? E in questo caso perché volevano testarlo"

Mentre era lì a rimuginare sentì le parole del capitano e del navigatore dare ordini: se volevano uscire vivi da quello stretto passaggio dovevano stare attenti a tutti i possibili pericoli che potevano ostacolarli, e gli scogli nascosti dalla nebbia erano in quel momento il loro peggior nemico.
E lui, Nathan, era in quel momento il miglior amico che la Ciurma potesse avere.

Si spostò sulla prua della nave e cominciò a scrutare le scure acque coperte dal velo bianco della nebbia, con la donna che gli si avvicinava da dietro: per tutta risposta continuò a fissare con i suoi acuti occhi le onde del mare, annuendo e comunicando sia a lei che agli altri: "State pronti, se dovessi vedere qualcosa dovete reagire subito a quello che vi dirò"

"Speriamo nessuno debba fare nulla"
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Re: Costa Discordia

Messaggio #24 della Pagina da Fedon » 15/02/2015, 17:07

In quel caso troveranno un magro bottino, professore.

Risposi all'archeologo che aveva ipotizzato che non ci avessero ancora attaccato solamente per poter disporre di quanto stava con noi sulla nave.

E se anche fosse, avranno più difficoltà di quante pensano, per quanto mi riguarda.

Dovevamo procedere, nuovamente, nella nebbia. Poche erano le possibilità a nostra disposizione, oltre a quella di procedere con grande cautela e calma, chiaramente.

Dipendiamo da te, occhio di falco.

Dissi al ragazzo che si era già trasmutato in un falco e stava per spiccare il volo.

Non deluderci, o potresti non avere un trespolo su cui posarti quando tornerai...

Rimasi, ancora, fermo al mio posto, in allerta.
Pronto ad eseguire eventuali ordini dai piani alti. Della ciurma e della nave, più in senso fisico.
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